In un motto di assoluta leggerezza e generosità l’artista indica al pubblico quale debba essere il suo centro di interesse… non l’artista ma l’opera!
Sembra banale una simile considerazione ma Giovanni Boffa lascia che la sua opera parli da sola. In una sua intervista il maestro descrive, in modo quasi impacciato, che cosa sia per lui la pittura “E’ la mia stessa ragione di vivere.
Non dipingo mai per gli altri: un quadro nasce in me, si sviluppa sulla tela, finisce magari in cornice, ma resta sempre mio, legato ad un momento particolare della mia esistenza! Per me la pittura è comunicazione. E per comunicare, oltre al pittore e alla sua tela, occorrono degli spettatori: persone qualsiasi che per “sentire” un quadro non abbiano bisogno delle… istruzioni d’uso”. È una dichiarazione disarmante perché rivela quanto lo spettatore sia importante!
L’arte deve farsi capire senza mediazioni, deve lasciare un messaggio, deve essere veicolo di proposta o di protesta in egual misura e dignità. L’artista è lo strumento, non il fine.